Liquore Rosolio
Liquore prodotto e gelosamente custodito nelle credenze
delle nostre nonne. La grappa pisoni è l' ingrediente che dona esclusività a questo prodotto, dal delicato colore rosa ed intenso
profumo dolce che ricorda la vaniglia e la rosa canina.
Gradi: 21% vol.
Formati: 0.2 L 0,70 l
Pezzi per cartone: 12 bott 0.2 L 6 bott. 0,70

Il rosolio: che cos’è, come si fa e come si usa
Parliamo adesso di una bevanda che evoca subito pensieri di epoche passate, il rosolio, un alcolico che ha le sue origini nei monasteri medievali e che si è diffuso in moltissime versioni in tutto lo stivale. Le regioni d’elezione della bevanda sono il Piemonte, la Campania e la Sicilia, dove è nei secoli diventato un punto fermo della tradizione culinaria locale. Visto che sta prepotentemente tornando di moda e viene oggi servito nei bar più alla moda di Londra e New York, andiamo a scoprire qualcosa in più su questa bevanda, da che cos’è fino a come farlo in casa.
Che cos’è il rosolio
Il rosolio, noto anche come liquore del passato per le ragioni citate prima, è fondamentalmente una bevanda a base di alcol, acqua e zucchero, in parti uguali. Nell’alcol vengono messe a macerare le essenze che poi daranno il profumo ed il sapore alla bevanda, tradizionalmente petali di rosa che, secondo una delle interpretazioni, sarebbero proprio quelli che danno il nome alla bevanda. Secondo un’altra ipotesi il nome rosolio potrebbe invece derivare dal latino ros solis, rugiada del sole, e questa teoria ben si sposa con il fatto che il rosolio non viene prodotto esclusivamente con petali di rosa, anzi. Sono tantissimi gli ingredienti che vengono utilizzati nella preparazione del liquore, dalle scorze di agrumi, alle erbe aromatiche quali la salvia, il basilico, il finocchio o l’alloro, dando vita ad una gamma di rosoli praticamente illimitata, con l’unico limite rappresentato dalla fantasia di chi lo prepara. Il risultato è un liquore dal tenore alcolico moderato, intorno ai 25 o i 30 gradi, molto gradevole al palato e che è perfetto come aperitivo o a fine pasto. La bevanda si può trovare già pronta, ma la si può fare anche in casa in modo relativamente semplice, con il vantaggio che si può creare la propria ricetta per ottenere il rosolio perfetto per il proprio palato. Vediamo come.
Come si fa il rosolio
Fare il rosolio è molto semplice, non servono particolari attrezzature ma solo un barattolo, un pentolino, bottiglie e gli ingredienti base, che sono alcol etilico, acqua e zucchero. A questi ingredienti si aggiungono, nella versione classica, i petali di rosa ed in quelle più alternative quelli che saranno gli elementi che andranno a dare il sapore e l’aroma caratteristici alla nostra bevanda. Molto usate sono le scorze di limone, di arancio o di altri agrumi come il bergamotto, le erbe aromatiche quali la menta o il basilico, radici o semi come l’anice o la liquirizia o perfino il caffè o il cioccolato. La preparazione classica, ovvero quella con i petali di rosa, prevede che in un barattolo si dispongano i petali di rosa e lo zucchero a strati e si chiude e lo si mette al buio, fino a quando lo zucchero non si sarà sciolto naturalmente, assorbito dai petali. Su questo composto si versa poi l’alcol etilico e si lascia macerare per almeno un’intera settimana. Quando l’alcol avrà fatto il suo lavoro, cioè avrà estratto tutte le essenze dei petali, bisognerà scaldare appena l’acqua in un pentolino e quando questa sarà tiepida, andrà versata nel barattolo agitando con forza per mescolare bene tutti i componenti. Finito questo processo, il rosolio è pronto per essere filtrato, imbottigliato e lasciato riposare almeno per due settimane (ma c’è chi suggerisce anche uno o due mesi) prima di poter essere gustato. Questa ricetta base andrà ovviamente modificata in base agli ingredienti che si deciderà di adoperare, ad esempio quando si usano gli agrumi spesso si preferisce farli macerare direttamente in alcol, magari con aggiunta di spezie e di sciogliere lo zucchero nell’acqua creando uno sciroppo da mescolare poi all’alcol. Sperimentando con diversi ingredienti e metodi di preparazione si potrà ottenere un rosolio personalizzato che potrà essere servito come aperitivo, a fine pasto o con il quale si potrà sperimentare creando qualche cocktail.
Come si usa il rosolio
Proprio con qualche idea su come servire il rosolio si chiude questo articolo. L’uso classico lo prevede a fine pasto, come “ammazzacaffè”, ruolo per il quale il nostro “liquore del passato” si presta benissimo. Con la diffusione degli aperitivi, il rosolio si è poi ritagliato uno spazio come drink alternativo, soprattutto nelle sue ricette più moderne come quella al bergamotto che sta conquistando molti mercati grazie anche alla sua aria “hipster” ed alla moda. Bisogna dire che si tratta in realtà di un ritorno alle origini, visto che il rosolio, prima della comparsa dei vermouth, era l’aperitivo d’elezione dei Savoia, tanto da essere noto a Torino come “aperitivo di corte”. Interessantissimo il mix, sempre da orario aperitivo, che vede il rosolio sostituirsi ad Aperol o Campari nello spritz, dando vita ad un drink decisamente inusuale. Data la versatilità della bevanda e la varietà di sapori il consiglio finale non può che essere uno: provarlo!
Categorie
- Grappe Giovani(10)
- Grappe Barricate(8)
- Liquori(15)
- Grappe Aromatizzate(7)
- Distillati alla frutta(2)
- Grappe Speciali(8)